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festa-dei-lavoratoriSiamo certi che oggi, in Italia, rimane molto poco del famoso slogan  "Otto ore di lavoro, otto ore di svago, otto ore per dormire", che guidò le rivendicazioni sindacali in Australia nel 1855. Divenne rapidamente uno dei simboli della festa dei lavoratori, riconosciuta a livello internazionale nella giornata del 1 Maggio.

Sembra incredibile, ma la situazione attuale è senza precedenti a causa di una crisi economica che da qualche anno ha messo in ginocchio il nostro Paese.

Qual è la condizione dei lavoratori in Italia?

Purtroppo oggi i lavoratori assistono alla violazione dei loro diritti, conquistati e consolidati negli anni grazie all' impegno e al lavoro dei sindacati. In balia di una situazione economica in forte crisi che si trascina dal 2008, la politica economica italiana non è riuscita a creare le condizioni giuste per garantire non solo lo sviluppo, ma anche la "sopravvivenza" delle piccole e medie imprese, che costituiscono la maggior parte del settore industriale in Italia. Non solo, anche l'agricoltura e soprattutto l'artigianato stanno soffrendo la contrazione dei mercati e di conseguenza sono costretti ad eliminare sempre più posti di lavoro, ma stiamo parlando proprio di quei settori che offrivano maggiori opportunità lavorative, per lo meno dal punto di vista numerico. Le ristrettezze economiche e la mancanza di fondi, hanno costretto gli imprenditori a lasciare a casa sempre più persone, ricorrere alla cassa integrazione  o a forme di retribuzione illegale e inique.

Assistiamo molto tristemente anche a gesti estremi di disperazione come i numerosi suicidi, conseguenze di licenziamenti o di creditori troppo oppressivi, che interessano persone sempre più giovani ma anche pensionati. Il recente caso del doppio suicidio della coppia di anziani marchigiani avvenuto il mese scorso, ne è un macabro esempio. Anche fra gli impreditori si registrano molti casi di persone che si tolgono la vita volontariamente, perchè non riescono a coprire tutti i costi che comporta la gestione di un'azienda, oppure perchè in un momento di sconforto si sono affidati agli usurai, credendo di poter risolvere i problemi finanziari.

Disoccupazione record e precariato




Alla luce di questa situazione, nel 2012 l'Italia ha registrato il record di disoccupati con una cifra che si aggira intorno ai 2,9 milioni. Fra gli  under 24 la disoccupazione ha raggiunto il 38,7%, dato peggiore dal 1992. Cifre che, secondo l' Istat, erano destinate ad aumentare nel gennaio 2013, con un incremento di 3 milioni (3,8%) rispetto al mese precedente. Le statistiche più preoccupanti riguardano i giovani tra i 15 e i 24 anni, la cui disoccupazione colpisce il 38,7% di loro ed altri sono "ingabbiati" in stage non retribuiti, succubi dell'illusione di una prospettiva di assunzione, che nella maggior parte dei casi non si realizza.

"I dati sul lavoro diffusi dall'Istat sono agghiaccianti",  ha commentato il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi. Anche dall' Europa arriva l' allarme per gli alti livelli di disoccupazione e insieme un'esortazione alle forze politiche ealle elites economiche per creare posti di lavoro e tornare a crescere.

Tasto dolente quello dei licenziamenti. Oltre 1 milione nel 2012 con un aumento rispetto al 2011 del 13,9%, che giunge al 15% negli ultimi tre mesi. Le assunzioni calano del 5,8%, rivela il Ministero del lavoro.

Una brutta storia da raccontare, ma sopratutto da vivere.

L'unica speranza che ci resta è quella di non dimenticare i principi che sono all'origine della festa dei lavoratori del 1º Maggio e tenere alta l'attenzione dell'opinione pubblica sui diritti dei lavoratori, consapevoli dell' importanza del loro ruolo per le sorti della Nazione. È necessario ripartire da qui, dal valore del lavoro e dalla premura per la sicurezza, diritto di tutte le persone che si guadagnano da vivere in modo onesto. Il lavoro è un diritto, lo dice anche la nostra Costituzione e non possiamo calpestarlo chiedendo di fare sacrifici proprio a quelli che sono la spina dorsale del nostro Paese: i lavoratori.

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