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La politica di sostegno alle donne. A livello nazionale non c’è stata molta attenzione, soprattutto negli ultimi anni. Può essere una coincidenza o no il fatto che l’esodo femminile verso gli altri Paesi è aumentato, così come il numero di donne inoccupate e disoccupate. Perché si è così insensibili verso la politica di sostegno alle donne? È una cultura maschilista quella che predomina ancora in Italia?

Stenta ad affermarsi un concetto, un principio, un valore, che è quello delle pari opportunità.

Anche se devo dire che qualche segnale di controtendenza si avverte, nel momento in cui si cerca di affermare che la presenza femminile va assicurata nelle liste elettorali in posizioni vincenti e anche nei consigli di amministrazione.
Il Parlamento italiano ha approvato una legge in questa direzione e si tenta di affermare un punto, che a me sta molto a cuore, che è il bilancio di genere.
Io aggiungerei che bisognerebbe fare adottare da tutti gli enti pubblici il bilancio di genere e il bilancio di generazione.

Cosa sono?




intervistaIl bilancio di genere è come l’azione della Pubblica Amministrazione è finalizzata alla realizzazione della pari opportunità di genere e il bilancio di generazione è come l’azione della Pubblica Amministrazione è finalizzato a dare risposte ai giovani.

Ciò significa che il comune di Canicattì deve fare un bilancio che abbia queste due caratteristiche: che le scelte di priorità, le spese, siano finalizzate a ridurre la disparità tra uomo e donna. Per esempio asili nido, strutture che consentano alle donne di avere la maternità e di lavorare, e azioni finalizzate a dare maggiori risposte all’universo giovanili in termini vari, in termini di cultura, spazi culturali, formazione, di borse di studio, di strutture sportive. Ci sono tanti modi per favorire le nuove generazioni creando una qualità della vita per le nuove generazioni, creando opportunità di lavoro.

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