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sagoma volto femminileL'Italia non è un paese per donne  infatti precarietà e flessibilità sono le due parole dietro le quali si nascondono le cause di una perduratura disuguaglianza di genere nel Belpaese.

Senza voler essere catastrofici, descrivere la situazione lavorativa delle donne oggi in Italia è parlare di:

 

  1. Contratti atipici: brevi, instabili e per impieghi marginali.
  2. Probabilità inferiore, rispetto ai colleghi uomini, di trasformare il contratto atipico in un impiego stabile.


  3. Bassa percentuale di esperienze di lavoro discontinuo che si trasformano in un contratto a tempo indeterminato.
  4. Titoli di studio e qualifiche più elevate rispetto al lavoro compiuto e alla retribuzione ricevuta.
  5. Retribuzione inferiore rispetto agli uomini: le donne guadagnano al giorno 27 euro in meno degli uomini. E nel tempo la retribuzione di una donna cresce molto meno rispetto a quella maschile. Anche le pensioni delle donne sono inferiori rispetto a quelle degli uomini.
  6. Lavoro part time. Le donne che hanno un lavoro part time sono un milione e 800 mila. Rappresentano i tre quarti sul totale di coloro che lavorano solo metà giornata, ma la scelta non è quasi mai intenzionale.
  7. Sulle donne lavoratrici continuano a pesare le responsabilità familiari, di cui ancora gli uomini italiani non se ne fanno carico. Le donne conservano il primato del sovraccarico di lavoro.
  8. Scelta obbligata, dettata dalle instabili condizioni economiche, a rinunciare alla maternità. (LEGGI "Il mio crimine? Rimanere incinta!" e "Incinta al colloquio: demasionata e costretta a rinunciare")
  9. Maggior numero di donne vittime di mobbing.
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