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prima di partireNell’Italia di oggi, come tutti ben sappiamo, le opportunità lavorative mancano. Eccome!

Per i giovani, ed in particolar modo per le donne, poi non se ne parla. Ed allora il primo pensiero che affiora nella nostra mente, nel momento in cui niente di ciò che avevamo immaginato per il nostro futuro si avvera o, per lo meno, s’intravede, è quello di partire.

I giovani lo sanno bene che in un Paese come il nostro, almeno per un attimo, l’espatriare è una considerazione da fare.  I ragazzi italiani, però, a differenza dei  coetanei degli altri paesi europei,  sono più reticenti nello spostarsi, nel lasciare la famiglia, la fidanzata/o, la propria città o paese. Questo perché meno abituati rispetto a loro, che fin da piccoli sono già figli del mondo e soprattutto autonomi, senza mamma e papà che li tengono in una campana di vetro. Non c’è da biasimarli, nel nostro Paese si vive bene, se non fosse per una serie di carenze  che a lungo andare ti portano semplicemente a sopravvivere.

Quando un ragazzo italiano decide di partire, perché esasperato da tutti i continui ostacoli che si vede porre davanti, lo fa proprio perché costretto dagli stessi. Siamo un Paese che ci “obbliga” ad andare via e cercare qualcosa di meglio altrove.

Ci si dà un tempo limite per poter cambiare la propria situazione, magari migliorarla anche leggermente. Ebbene, io sono tra queste persone. Adoro viaggiare, sono stata diverse volte all’estero sia per studio che per svago, ma ora vorrei vivere in Italia. Se solo fosse possibile!

Il mio anno di tempo a disposizione è iniziato il 1° giugno. Cerco e spulcio qualsiasi annuncio di lavoro, porto curricula a mano. Insomma, mi do da fare. Ma per adesso tutto stagna. Ancora mi rimangono undici mesi, c’è speranza! Nel frattempo ho iniziato a prendere in considerazione  vari paesi in cui poter emigrare nel caso in cui qui andasse tutto a rotoli (cioè praticamente come sta andando): Argentina, Australia e Nuova Zelanda.


Adoro l’Argentina. Beh, in generale tutta l’America Latina. In quel continente ho vissuto le esperienze più belle della mia vita.

L’Australia  mi ha da sempre incuriosita, e la Nuova Zelanda ai miei occhi appare ancora come  una terra inesplorata e vergine. S’ha da fare!

Speranza e positività. Queste le parole magiche da “santificare” ogni giorno, delusione dopo delusione. E lo dice una persona che ha la negatività nel DNA. Ma  questa volta voglio essere positiva, perché amo troppo il mio Paese e perché lo voglio vedere rialzarsi.

Quando arriva il momento di partire, non pensateci troppo. Raccogliete dentro di voi tutto ciò che volete portare, mettetelo in un angolino, pronto per farlo riuscire una volta rientrati in patria. L’Italia non va via, starà lì ad aspettarci. La nostra vita invece continua a scorrere ed il tempo a passare. Perché allora dobbiamo farcela scivolare così addosso? Siamo giovani, no? Abbiamo talento, aspirazioni e voglia di fare. Il tanto che basta per voltare momentaneamente pagina. Nel frattempo i miei undici mesi sono ancora lì ad aspettarmi, ed io sono ancora qui a crederci e a mettermi alla prova.

Vediamo chi la spunterà!

Giulia Mariotti

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