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Definizione dell'IVA

L'IVA, acronimo di Imposta sul Valore Aggiunto, viene definita dalla legge Italiana, all'articolo 1 del D.P.R 633/72, come "L'imposta sul valore aggiunto che si applica sulle cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nel territorio dello Stato nell'esercizio di imprese o nell'esercizio di arti e professioni e sulle importazioni da chiunque effettuate."

È una tassa che colpisce i beni ed i servizi destinati al consumo e si applica al valore che si aggiunge alla merce, durante le varie fasi degli scambi economici; ad ogni passaggio infatti non è tassato il valore pieno della merce, ma solo il valore che si aggiunge ad essa nel corso del processo economico, rispetto al costo iniziale di quello stesso bene o servizio. L'aliquota, cioè la percentuale del valore del prodotto che viene tassata, è proporzionale al prezzo di vendita dei beni e dei servizi.

L'imposta colpisce l'incremento del valore che un bene subisce nelle singole fasi della produzione e del commercio.

In Italia l'IVA è stata introdotta a partire dal 1° gennaio 1973 a seguito
della approvazione del D.P.R. 633. Attualmente è una tassa in vigore in 63 paesi sia nell'Unione Europea che nel resto mondo.

Dove non si paga l'IVA in Italia

Con la parola Stato si intende il territorio della Repubblica Italiana, fatta eccezione dei comuni di Livigno, Campione d'Italia e le acque italiane del lago di Lugano. Inoltre non si paga l'IVA nello Stato del Vaticano e a San Marino che però non fanno parte dello Stato Italiano.

Definizione dell'IVA e quando si applica in Italia

Quali attività sono soggette all'IVA

Le attività economiche di cui parla il decreto del Presidente della Repubblica consistono in tutte quelle attività economiche non occasionali, ma abituali, che un individuo, o gruppo di indivudui, compie nell'ambito della propria attività professionale, e non solo. Riassumendo sono soggette a partita IVA:

  • Cessioni di beni
  • Prestazioni di servizi


  • Esercizio di imprese
  • Esercizio di arti e professioni
  • Effettuazione delle operazioni (cioè l'effetuazione del pagamento che avviene al momento della stipulazione, per i beni immobili, consegna o spedizione, per i beni mobili)

Qaunt'è l'IVA in Italia

Nel 2011 in Italia l'IVA è cresciuta di un punto percentuale passando dal 20% al 21%.

L'aliquota IVA in Italia è fissata al 21%, cioè la tassa costituisce il 21% dell'ammontare complessivo del valore dovuto al venditore, comprese le spese di esecuzione, o altri oneri dovuti a soggetti terzi.

L'ultimo aumento dell'IVA è avvenuto con decreto legge n. 138, applicato dal 17 settembre 2011, per cui l'aliquota ordinaria è salita di 1 punto percentuale arrivando appunto al 21%.

IVA agevolata

Ci sono poi tutta una serie di servizi o prodotti a cui viene applicata l'IVA agevolata che è fissata per legge al 10% o al 4%.

A questo gruppo appartengono i cosiddetti beni significativi; per lo più servizi sanitari o prodotti destinati a scopi terapeutici e molti prodotti agricoli ed alimentari considerati basilari, come ad esempio il latte.

Esistono inoltre beni e servizi esenti da IVA o su cui l'IVA non è imponibile.

Detrazione dell'IVA

L'IVA è detraibile da alcune figure professionali, che rientrano nella categoria di soggetti passivi. Quindi rappresenta un costo reale solo per i soggetti che non possono esercitare il diritto alla detrazione, cioè per i consumatori finali, che sopportano interamente il peso dell'IVA versata allo Stato, senza poter detrarre nulla.

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