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Vent’anni fa la povertà era un problema dei disoccupati, perché tra povertà e lavoro esisteva un rapporto di reciproca esclusione. Una volta i poveri erano coloro che per varie ragioni si ritrovavano esclusi dal mercato del lavoro: per una crisi economica, per la chiusura delle imprese, per incidenti di percorso individuali come una malattia o problemi familiari. Oggi non è più così.
Con il nuovo millennio ha fatto la sua comparsa la figura del working poor, il povero che lavora. La statistica europea dice che dal 2003 ad oggi, questa categoria è andata crescendo, come conseguenza di un cambiamento radicale del sistema socio-produttivo. Però se in Europa negli ultmi anni i working poor non sono aumentati, lo stesso non si può dire per l’Italia. L’Istat li ha censiti e l’Italia, purtroppo, ha un record negativo.


Fonte: Missione Oggi/ Marco Revelli

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