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Luglio 2011

persona tristeDurante il seminario organizzato sulla conciliazione famiglia-lavoro dal Forum delle associazioni familiari nel corso del Fiuggi Family Festival, Gianlorenzo Bagatta, ricercatore Istat, traccia il quadro delle “giovani generazioni fra famiglia e lavoro”: “L’Italia si configura come un paese con un clima sociale che ostacola il processo di transizione allo stato adulto e che risulta palesemente sfavorevole alla maternità e alla paternità”.

I dati confermano l'affermazione di Bagatta: “Tra il 2009 e il 2010 circa il 90% della caduta dell’occupazione ha riguardato giovani di età compresa fra i 18 e i 29 anni”.

In Italia circa il 30% dei giovani ha un contratto atipico e il 30% svolge un lavoro non adeguato al proprio titolo di studio, quota che sale al 50% per i laureati.


Il ricercatore Istat sottolinea l’importanza che hanno le famiglie di origine nell' arginare le conseguenze di questa situazione: otto giovani su dieci, fra quelli che hanno perso il lavoro, vivevano infatti in famiglia. “Alle carenze del sistema di protezione sociale sopperisce almeno in parte il supporto della famiglia che rappresenta sostanzialmente l’unico ammortizzatore sociale per le giovani generazioni; tuttavia ciò costringe i giovani in un ruolo di dipendenza di lunga durata rispetto alla quale sembrano cominciare a manifestare segnali di maggiore insofferenza”.

Fonte: Redattore Sociale

 

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