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Cos'è l'Erasmus+?

Secondo l’accordo raggiunto dalla presidenza irlandese il 27/06/2013, a partire dal 1° gennaio 2014 prenderà avvio il nuovo programma dell'UE, o meglio, della  Commissione europea: Erasmus+ (il nome iniziale era : Erasmus for All).

Riunirà in un unico programma gli attuali programmi di mobilità dell'UE, sostituendo i sette già esistenti (Programma di apprendimento permanente-Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius, Grundtvig-, Gioventù in azione, Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e il programma di cooperazione bilaterale con i paesi industrializzati) in uno unico. Erasmus+ prevede tre tipi di azioni:

  • Azione chiave 1: la mobilità ai fini di apprendimento individuale;
  • Azione chiave 2: la cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche;
  • Azione chiave 3: il sostegno alle riforme negli Stati membri.

Obiettivi Erasmus+

Come affermato da Androulla Vassiliou, Commissario europeo per l’Istruzione, la Cultura, il Multilinguismo e la Gioventù l'obiettivo del nuovo programma “è quello di migliorare le competenze, lo sviluppo personale e l’occupabilità delle persone. Investire in istruzione di alta qualità e formazione per tutti è essenziale per raggiungere i nostri obiettivi di Europa 2020 per la crescita, i posti di lavoro e l’innovazione”.

Il programma avrà come focus la mobilità, la cooperazione e le politiche per riformare. Saranno finanziate opportunità di studio, formazione, insegnamento e volontariato internazionali.


Destinatari del programma

Saranno oltre 5 milioni le persone che potranno beneficiare di questo programma, tra studenti universitari, delle scuole professionali, formatori, insegnanti, tirocinanti e giovani lavoratori. 

Erasmus+ è aperto a chiunque voglia imparare o formarsi all'estero attraverso qualunque organismo pubblico o privato impegnati nel campo dell'educazione, della formazione, della gioventù e dello sport.

Sosterrà sia le esperienze di educazione formale che non formale.

L’adozione del testo finale avverrà in autunno.

Per maggiori approfondimenti, consulta il sito della Commissione Europea.

 

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