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Chi non conosce qualcuno che in questo momento in Italia non stia facendo uno stage? Chi  non ha fatto uno stage o più di uno?

È vero che lo stage è un ottimo modo per entrare nel mondo del lavoro, per avere il primo contatto con esso e per farsi conoscere, ma senza ingenuità e ipocrisia, possiamo affermare che è altrettanto vero che la ragione per cui lo stage è molto diffuso in Italia forse è un'altra: il costo di uno stagista è nullo, anzi...era nullo e  per  l'imprenditoria italiana in tempi di crisi era il miglior modo per risparmiare sul costo del personale.stagisti e sfruttamento

L'unico costo, infatti, che un'azienda poteva avere nell'accogliere uno stagista era il tempo iniziale per spiegare al tirocinante quali sono i suoi ruoli e per seguirlo nel primo periodo. E non sarà un'enorme fatica questa, considerando che lo stagista di solito è un giovane con tanta voglia di imparare e che già sa fare qualcosa.

Ma ora bisogna parlare al passato, le cose sono cambiate perchè dal 2013 gli stage devono essere retribuiti per legge. La normativa in materia di tirocini è stata modificata e numerose sono le novità.

Il 24 gennaio 2013 è stato siglato l’Accordo tra Governo, Regioni e Province autonome di Trento e Bolzano sul documento relativo alle “Linee guida in materia di tirocini”. L’emanazione delle “Linee Guida”, prevista dalla legge n. 92/2012, è finalizzata a stabilire degli standard minimi uniformi in tutta Italia. La legge con le nuove linee guida si applica sia nel settore pubblico che in quello privato.

Stage: nuove condizioni

- Per legge non è più possibile stipulare contratti di stage gratuiti: tutti i tirocinanti devono percepire un'indennità di partecipazione non inferiore a 300 Euro;
- il tirocinio può essere utilizzato solo per attività lavorative per le quali è necessario un periodo formativo;
- i tirocinanti non possono sostituire i lavoratori con contratti a termine nei periodi di massima attività o sostituire lavoratori assenti per malattia, maternità o ferie.

Tipologie  e durata dello stage

Le tipologie di tirocini previste nelle linee guida che seguono la nuova legge sono:
1. Stage formativi e di orientamento, svolti da soggetti che abbiano conseguito un titolo entro e non oltre i 12 mesi;
2. Stage di inserimento o reinserimento nel mercato del lavoro, finalizzati a percorsi di recupero occupazionale a favore di inoccupati e disoccupati;
3. Stage di orientamento e formazione oppure di inserimento/reinserimento in favore di disabili, persone svantaggiate e richiedenti asilo politico o titolari di protezione internazionale;

Diritti dello stagista

Lo stagista ha diritto a:

1. interrompere lo stage per maternità o malattia lunga;

2. alla copertura assicurativa contro gli infortuni sul lavoro presso l'INAIL, effettuata dal soggetto promotore.


Retribuzione

Secondo la nuova  normativa, lo stage deve essere retribuito: al tirocinante deve essere corrisposta una indennità per la partecipazione al tirocinio, non inferiore a 300 EURO lordi mensili, al fine di evitare un uso distorto dell’istituto.

Nel caso di tirocini in favore di lavoratori sospesi e comunque precettori di forme di sostegno al reddito, in quanto fruitori di ammortizzatori sociali, l’indennità di tirocinio non viene corrisposta.

Ogni regione può stabilire una cifra più alta da versare allo stagista, l'importante è che non sia più bassa della soglia minima riconosciuta dalla nuova normativa.

Numero massimo di stagisti

Il numero di tirocini attivabile dipende dalle dimensioni del soggetto ospitante. I limiti posti dalle nuove linee guida sono:
- aziende con non più di cinque dipendenti a tempo indeterminato: 1 tirocinante;
- aziende con un numero di dipendenti a tempo indeterminato compreso tra 6 e 20: non più di 2 tirocinanti contemporaneamente;
- aziende con 21 o più dipendenti a tempo indeterminato: tirocinanti in misura non superiore al 10% dei  dipendenti.

Tipologie di stage non regolamentate dalla nuova normativa

- Tirocini curriculari promossi da università, istituzioni scolastiche, ecc.
- Periodi di pratica professionale, ovvero tirocini previsti per l’accesso alle professioni ordinistiche;
- Tirocini transnazionali, come quelli realizzati nell’ambito del Lifelong Learning Programme;
- Tirocini per soggetti extracomunitari promossi all’interno delle quote di ingresso;
- Tirocini estivi.

Per ulteriori informazioni

Consultare:

- Agenzie regionali per l'impiego;

- Centri per l'impiego.

 

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