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Se hai deciso di cambiare lavoro e stai affrontando nuovi colloqui è possibile che ti troverai a dover rispondere a una domanda importante quanto difficile: "per quale motivo vuoi cambiare lavoro?". La domanda è difficile perché va a toccare la sfera motivazionale e richiede, in ogni caso, una riflessione personale. Tu hai chiaro l'intento di voler cambiare lavoro, ma il recruiter ti sta chiedendo di spiegare la motivazione alla base di questa decisione, ovvero il tuo "perché". Alcuni lo definiscono "il seme dell'intento", la molla che ti spinge a voler cambiare lavoro.

Come spiegare le motivazioni per cui si decide di cambiare lavoro?

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Da dove partire quando si decide di cambiare lavoro

Ancora prima di ritrovarti a fare un colloquio per cambiare lavoro, è normale che tu abbia come punto di partenza una riflessione personale sulla tua situazione lavorativa attuale. Probabilmente ti sarai posto domande del tipo "sono soddisfatto della mia posizione lavorativa?" oppure "che alternativa ho in mente?". Infatti, onde evitare di fare scelte non calibrate, è importante affrontare questo passo solo dopo aver riflettuto sull'obbiettivo che ti sei posto. La ricerca del nuovo lavoro nasce sempre dalla volontà di migliorare la propria situazione e una riflessione personale aiuterà a mettere a fuoco proprio questo obbiettivo.

Un altro importante aspetto da prendere in considerazione dopo aver individuato il tuo obbiettivo, è di accertarti delle mansioni della posizione lavorativa per la quale ti candidi. Il nuovo lavoro, le nuove condizioni, i valori dell'azienda, sono allineati con il tuo obbiettivo?

Esempi di risposta alla domanda: "Perché vuoi cambiare lavoro?"

Esistono vari tipi di risposta a questa domanda, perché diverse possono essere le motivazioni quando si decide di cambiare lavoro. Qui troverai alcuni spunti, ma solo tu puoi sapere il vero motivo che ti porta a fare questo passo. Considerando il tuo percorso cerca di dare una risposta autentica e convincente, evitando risposte preconfezionate che non rispondono alla tua reale situazione. Forse potresti riconoscerti in una di queste motivazioni:

  • Ricerchi nuove sfide: stai cercando nuovi stimoli, qualcosa che ti metta alla prova in una situazione nuova e lontana dalla monotonia;
  • La crescita personale: vuoi migliorare e crescere professionalmente. Il nuovo lavoro ti permetterebbe di raggiungere delle posizioni che ora non puoi ricoprire;


  • Ti piace la realtà aziendale: ti riconosci nei valori dell'azienda e ti piacerebbe collaborarci. Questa risposta presuppone che ti sia ben informato sull'impresa in questione;

Il curricula in spagnolo

iJeab || Shutterstock

  • Vuoi un maggiore equilibrio tra lavoro e vita privata: stai cercando delle modalità di lavoro che si sposino meglio con il tuo stile di vita e la tua vita privata. Ad esempio, potresti riconoscere lo smart working come soluzione o una maggiore flessibilità di orari;
  • Vuoi acquisire nuove competenze: vuoi fare qualcosa di diverso, accrescendo delle nuove competenze in un settore di tuo interesse;
  • Vuoi mettere in pratica le tue competenze: magari hai già acquisito nuove skill e stai cercando un posto dove poterle mettere in pratica.

Cosa NON dire quando ti viene chiesto il motivo per cui stai cercando un nuovo lavoro

Durante il colloquio individuale è sempre bene rispondere con onestà, anche quando il selezionatore ti chiede per quale motivo hai deciso di cambiare lavoro. Tuttavia in alcuni casi è conveniente utilizzare l'onestà con saggezza. A volte basta solo evitare di soffermare l'attenzione su aspetti che potrebbero danneggiarti anziché metterti in buona luce. Ad esempio, evita di motivare la decisione di cambiare lavoro parlando male dell'azienda per la quale lavori, del tuo responsabile o dei tuoi colleghi. Essere troppo negativi non ti aiuterà a costruire una buona immagine agli occhi del selezionatore. Le motivazioni devono far riferimento sugli obbiettivi ai quali ambisci nel tuo percorso professionale e non riferirsi agli aspetti negativi delle tue esperienze presenti o passate.

Autore: Giulia Tartaglione

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