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Se pensi che al colloquio di lavoro le domande spettino solo al selezionatore ti sbagli. Il colloquio non dev'essere un monologo, tutt'altro: piuttosto si può definire un dialogo reciproco tra selezionatore e candidato. Se approfitti in modo opportuno dello spazio riservato alle TUE domande, dimostrerai ancora più interesse e dedizione per quella posizione lavorativa. Ecco perché è molto importante sapere quali domande fare al selezionatore. In questo articolo troverai qualche idea per arrivare carico e preparato alla richiesta "Ha qualche domanda da farmi?".

Cosa chiedere al selezionatore durante il colloquio?

George Rudy || Shutterstock

Perché durante il colloquio è importante fare domande al selezionatore?

Il colloquio di lavoro è l'occasione per conoscere meglio sia il candidato sia l'azienda. Da una parte il selezionatore è alla ricerca di motivazione e competenze nel candidato. Dall'altra anche tu, come candidato/a, dovresti avere interesse nel capire se quel lavoro è adatto alle tue prospettive! Per questo motivo è conveniente sfruttare la possibilità di fare delle domande, approfondendo meglio tutto ciò che ruota intorno alla posizione di lavoro e all'azienda.

Prima di passare a degli esempi sulle possibili domande, bisogna fare qualche precisazione. Per ogni colloquio dovresti personalizzare le domande in base all'azienda e all'offerta di lavoro. È sempre meglio informarsi sull'azienda perché, quando fai domande specifiche, stai indicando che ti sei adoperato per cercare informazioni e questo denota maggiore interesse e motivazione.

Che sia un colloquio di lavoro online o in presenza, ricordati sempre che le domande vanno preparate prima. È sempre meglio arrivare all'intervista di lavoro pronti. A volte l'emozione può giocare brutti scherzi e, preparando una scaletta di domande, eviterai il blocco da scena muta. Lo spazio più opportuno per fare le domande al recruiter può essere sia in corso di colloquio, quando il momento ti suggerisca che la domanda possa essere posta, sia quando il selezionatore chiederà esplicitamente se ci siano domande da parte tua. La valutazione sul momento migliore spetta a te, in base all'andamento dell'intervista.

Lettera di presentazione

Adam Gregor || Shutterstock

Esempi di domande da fare al recruiter

Le domande da fare al recruiter possono riguardare, ad esempio, le mansioni di lavoro, il percorso di carriera, l'ambiente lavorativo, le prospettive dell'azienda e il processo di selezione. Vediamo alcuni esempi:

  • Quali sono le principali mansioni della posizione di lavoro?
  • Può descrivermi una giornata tipica di lavoro?
  • Quale sarebbe il primo progetto di cui dovrei occuparmi?
  • Come viene valutata la prestazione lavorativa? Con quale frequenza?
  • In che modo il ruolo per cui mi sono candidato contribuisce agli obiettivi dell'azienda?


  • Quali sono le opportunità di crescita e di carriera?
  • Come si potrebbe descrivere la cultura aziendale?
  • Qual è l'ambiente di lavoro?
  • Di quante risorse è composto il team?
  • Questa posizione di lavoro è stata svolta in passato da un'altra persona o è nuova?
  • È previsto un periodo di accompagnamento e formazione nella fase di entrata in azienda?
  • Sono previsti corsi di aggiornamento in itinere?
  • In che modalità si svolge il lavoro? In presenza, a distanza o entrambe?
  • Come è organizzato l'orario di lavoro?
  • Quali sono le principali sfide per il futuro dell'azienda?
  • Quali sono le qualità più importanti per la persona che vada a ricoprire questo ruolo?
  • Sono previste altre fasi al processo di selezione?
  • Quali sono le tempistiche relative alla selezione?
  • Quando è previsto l'inizio del lavoro qualora si vincesse la selezione?

Ovviamente queste domande vanno poste quando il recruiter non abbia già dato le seguenti informazioni, altrimenti si corre il rischio di dare l'impressione di non aver ascoltato.

La domanda sullo stipendio al colloquio di lavoro: sì o no?

Bisogna essere realisti, non si lavora solo per la "gloria". Tuttavia ciò che è importante trasmettere al selezionatore è che la scelta di candidarsi alla posizione di lavoro non sia legata solo alla parte remunerativa. In altre parole, è meglio trasmettere anche altre motivazioni. Ecco perché si consiglia di evitare di porre questa domanda agli inizi del processo di selezione. Bisognerebbe aspettare che sia il recruiter a introdurre l'argomento. Nel caso ciò non avvenga, e ci si trovi all'ultima fase di selezione, allora la domanda sul salario sarà lecita. Un modo per chiedere maggiori informazioni a proposito di ciò potrebbe essere: "Per quanto riguarda il compenso, quale sarebbe il range retribuito dalla vostra azienda?". Insomma nei giusti modi e al momento opportuno si può chiedere tutto, o quasi.

Autore: Giulia Tartaglione

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