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Un famoso proverbio recita così, "quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento". E così anche i cambiamenti portati dal vento dalle trasformazioni digitali hanno ispirato sempre più persone a sfruttare nuove opportunità di lavoro, come quella del virtual assistant. L'assistente virtuale, specie negli ultimi anni, ha visto un vero e proprio boom di richieste a livello globale. Vediamo di cosa si tratta.

Che lavoro fa l'assistente virtuale?

Antonio Guillem | Shutterstock

Cosa fa un virtual assistant?

Il virtual assistant è un assistente personale che lavora da remoto. Il suo impiego può consistere nello svolgimento di mansioni di vario tipo in qualità di collaboratore esterno. Si tratta di un libero professionista, non dipendente, che svolge i compiti a lui assegnati con le diverse tecnologie che rendono possibile il lavoro a distanza. Le sue mansioni possono comprendere la gestione di pratiche, telefonate, presa appuntamenti, registrazione di ordini, redazione e invio documenti, gestione di contenuti, siti web e così via. Insomma, gli incarichi del virtual assistant variano molto a seconda delle esigenze di chi richiede il servizio. Inoltre, non essendo un dipendente diretto, l'assistente virtuale può prestare collaborazione a più interlocutori allo stesso tempo.

Virtual assistant o segretario: quali differenze?

Le mansioni svolte dall'assistente virtuale potrebbero ricordare la figura del segretario/a. Tuttavia ci sono alcune importanti differenze che riguardano le modalità di svolgimento del lavoro. In primo luogo, come abbiamo scritto, il virtual assistant è un libero professionista che svolge il suo lavoro da remoto. Per questo motivo è fondamentale riuscire a destreggiarsi e rimanere aggiornati rispetto la tecnologia necessaria. Inoltre, diversamente dal segretario che nella maggior parte dei casi è un dipendente, il virtual assistant può gestire autonomamente le richieste di chi ha bisogno dei suoi servizi. I suoi clienti sono per lo più piccoli imprenditori, start-up o realtà ancora giovani che non possono permettersi di assumere un segretario in sede. La figura del virtual assistant è sempre più richiesta nell’ottica di poter avere un buon servizio a prezzi contenuti.

Quali sono le skills dell'assistente virtuale?

I requisiti richiesti a un assistente virtuale possono essere vari. Non è necessario seguire un preciso corso di studi, tuttavia esistono dei corsi di formazione che aiutano a migliorare le skills essenziali nello svolgimento di questo lavoro. Tra le competenze utili per questa professione, ci sono:

  • capacità di organizzazione;
  • problem solving;


  • capacità di svolgere diverse attività (multitasking);
  • conoscenze informatiche;
  • conoscenze linguistiche;
  • orientamento all'obiettivo;
  • gestione dello stress;
  • responsabilità e riservatezza.

Quanto guadagna un virtual assistant?

Il salario di un virtual assistant cambia a seconda di quanti clienti ha acquisito. Essendo un libero professionista, molto dipende dalla capacità di riuscire ad avere diversi clienti. Per lui, la soddisfazione dei propri clienti è la miglior forma di pubblicità e di garanzia. In media un assistente virtuale con molti clienti raggiunge fino ai 1500/2000€. Essendo un libero professionista, infatti, può arrivare a guadagnare da un minimo di 24€ all'ora, fino a un massino di 50€ all'ora. Prima di iniziare la collaborazione è importante prendere accordi sulle modalità di pagamento: si può impostare una tariffa oraria, oppure optare per la remunerazione in base al raggiungimento degli obiettivi prefissati. Bisogna comunque tenere a mente che il cliente potrebbe aver bisogno del servizio di un virtual assistant anche solo per alcune ore.

E tu, cosa ne pensi di questo lavoro? Ti piacerebbe intraprendere questo percorso? Possiedi già le competenze digitali necessarie per poter lavorare a distanza?

Autore: Giulia Tartaglione

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